Di Pietro: cambiare l'Italia in 11 punti ~ Non voglio emigrare

martedì 12 febbraio 2008

Di Pietro: cambiare l'Italia in 11 punti


Quanti di noi si avvicinano alla prossima tornata elettorale con la fiducia nella politica ai minimi storici? Io non mi ritengo un qualunquista, ma mi ricordo con piacere il V-Day di piazza Bologna. Il merito indiscusso di Grillo è di aver saputo esprimere quel mal di pancia cronico prodotto da 15 anni di malapolitica. Si ma cosa c'entra Grillo con Di Pietro? Beh c'entra eccome. L'ex pm infatti ha condiviso molte battaglie del comico genovese già da prima del V-day.Non è vero che ha cavalcato l'onda del successo di Grillo per mero opportunismo politico. Di Pietro ha capito che bisogna rinnovare la politica e Grillo gli ha offerto una notevole ispirazione. Per esempio ha aperto un blog in cui si confronta giornalmente coi suoi sostenitori e finchè era al governo ha resocontato il consiglio dei Ministri direttamente ai cittadini applicando il principio inesistente di democrazia diretta.

Oggi ha fatto uscire un documento con 11 punti per far cambiare l'Italia. Leggendoli ho trovato alcune proposte di Grillo, come quella di limitare a 2 mandati la carriera di un parlamentare e di introdurre l'interdizione per i condannati e l'eliminazione dei finanziamenti alla pubblica editoria. Ci sono molte proposte a mio avvisto piuttosto utopistiche come quella di creare una sola televisione pubblica senza pubblicità, o quella di abolire le province e di fare una legge sul conflitto d'interessi. Il dato interessante è che ha lasciato la possibiltà ad ognuno di commentare ogni punto e (si spera) di partecipare attivamente al perfezionamento della lista.

Rimangono alcuni dubbi di fondo: considerato il peso politico dell'Italia dei Valori, comunque relativamente modesto, che senso ha stilare una lista programmatica se poi non è possibile attuarla? E poi come intende negoziare questa lista col partito democratico? Se poi è vero che l'Italia dei valori si scioglierà nel PD tutto ciò appare privo di senso. Personalmente considero Di Pietro una persona onesta, seria e schietta che fa quello che dice o alemeno ci prova. Eticamente, anche grazie alla reputazione che di porta dietro da Tangentopoli, è imparagonabile alla Casta o come la chiama Travaglio, la Cosca. Politicamente è cresciuto molto però Antonio, ti avverto: tu sei la mia ultima speranza. Non voglio emigrare in Spagna. L'ennesima delusione politica potrebbe condannarmi all'esilio. Ce la farai a salvarmi o devo prenotare il biglietto per l'aereo?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa che reputo veramente interessante, è la possibilità di commentare cisacun punto!

'aspita questo è bello davvero! 8-O

Framomo86 ha detto...

non capisco sei sei sarcastico/a o no? Cmq io urlo: Votantonio!

Anonimo ha detto...

delegare la tua permanenza in italia a di pietro.... e se venissi processato per ricettazione da un giudice? preferiresti fosse uno stile-dipietro?

Non credo proprio ;)

Framomo86 ha detto...

Con la tua posizione fiscale di sicuro preferiresti uno stile Previti.

Anonimo ha detto...

previti non è un giudice.... è una razza di cane

ahahah